lunedì 26 settembre 2011

PRESENTAZIONI OTTOBRINE

13.10 Melbookstore Firenze ore 18
Giuseppe Previti e Mario Spezi presentano "Tu sei il male" di Roberto Costantini (Marsilio editore)

15.10 Biblioteca San Giorgio Pistoia ore 17
Giuseppe Previti presenta "Bocconcini al cianuro" di Riccardo Parigi, Massimo Sozzi e Laura Vignali (Effigi editore)

21.10 Biblioteca San Giorgio Pistoia ore 17,00
Cesare Sartori e Giuseppe Previti presentano "L'ultima stagione. Storia contadina" di Barbara Beneforti (Del Bucchia editore)
Letture di Romina Breschi

venerdì 23 settembre 2011

Successo della serata al Melos

Due righe sull'incontro di ieri sera al Melos sul tema "Il giallo fra finzione e realtà".
La serata si è snodata fra i racconti di due indagini svolte dal sostituto procuratore Ornella Galeotti che ha relazionato con grande chiarezza e fascinazione. I due casi le erano capitati quando era assegnata alla procura di Pistoia: il ritrovamento in una valigia del corpo di una ballerina lituana uccisa dal suo compagno italiano e l'indagine sui reati commessi dalle maestre dell'asile Cip e Ciop, i cui atti sono stati inviati alla procura di Genova e il processo è in corso. La criminologa Silvia Calzolari ha illustrato la funzione del criminologo nel corso dell'indagine, e successivamente alla sentenza di condanna. Nel primo caso redige il profile della vittima che può aiutare molto gli investigatori, nel secondo caso collabora alla redazione di un piano di recupero del condannato.
Noi dell'associazione abbiamo raccontato le nostre esperienze e le relative difficoltà nella creazione o elaborazione letteraria di storie vere che hanno alla base un crimine e quindi una vittima e uno o più responsabili.
La regia della serata è stata a cura di Giuseppe Previti.
Il pubblico, una volta tanto, era davvero numeroso.
Un format da riproporre - ho pensato - invitando un medico legale e un giornalista di nera che possono raccontare da altri punti di vista le tecniche di un'indagine e la raccolta delle prove.

martedì 20 settembre 2011

"Il Giallo tra finzione e realtà nella provincia di Pistoia"


Giovedì 22 settembre alle ore 21,00 al Melos di Pistoia (via de'Macelli 11)
"Il Giallo tra finzione e realtà nella provincia di Pistoia"


Serata fra giallo e cronaca, ovvero "Il Giallo tra finzione e realtà nella provincia di Pistoia" a cura degli Amici del giallo di Pistoia nell'ambito di Pistoia Festival.
Presentano Silvia Calzolari e Giuseppe Previti.
La serata vedrà la partecipazione di una criminologa, Silvia Calzolari, che ha redatto molti criminal profile di responsabili di crimini commessi in Toscana e del Pubblico Ministero Ornella Galeotti, attualmente Sostituto Procuratore alla Procura della Repubblica di Firenze.
A Pistoia si è occupata, soprattutto, di reati contro la famiglia e più in generale contro i minori ma anche di due omicidi, avvenuti in Valdinievole nel 2008, che al tempo scossero l’opinione pubblica.
Per i crimini …di carta la parola passa agli autori di gialli e noir pistoiesi Cristina Bianchi, Susanna Daniele, Stefano Fiori, Laura Vignali, Enrico Tozzi.
Ingresso libero

venerdì 16 settembre 2011

E se Sherlock Holmes si fosse fermato a Pistoia?



La provincia di Pistoia insieme a quella di Bologna hanno la fortuna di possedere, ancora pressoché intatta,la linea ferroviaria Porrettana che da Bologna attraverso Porretta raggiunge Pistoia.
Inaugurata nel 1862 con il tratto tra Bologna e Vergato fu ultimata nel 1864 congiungendo Pracchia a Pistoia.
Una ferrovia storica, nei suoi tempi d'oro frequentatissima, che il prossimo anno si festeggerà il 150° anniversario.
Purtroppo il 2011 è stato molto travagliato per questa linea "storica", con tagli di treni e minacce di soppressione, e conseguenti preoccupazioni degli abitanti dell'appennino tosco-emiliano.
Gli Amici del Giallo di Pistoia con la collaborazione del Gad e l'ausilio del Comune di Pistoia hanno pensato di organizzare una serata in onore della "Porrettana" andando a ritroso nel tempo per ritrovare, fra i molti viaggiatori famosi che l'hanno percorsa, nientemeno che Sherlock Holmes.

Venerdì 16 settembre, ore 21, al Melos (Via dei Macelli a Pistoia) serata sherlockiana, da un'idea di Enrico Solito e Giuseppe Previti.
Dal momento che gli organizzatori sono appassionati di “giallo”, la serata ha un titolo misterioso "E se Sherlock Holmes percorrendo la Porrettana si fosse fermato anche a Pistoia?".
Aspettatevi sorprese.....
Intervengono due noti esperti holmesiani: Luca Martinelli e Gabriele Mazzoni.
Seguirà, a grande richiesta, la replica dell'atto unico di Enrico Solito "Il caso della perfetta diagnosi" recitato dagli attori del GAD di Pistoia.
Ingresso libero

PAROLE PER STRADA a Rovereto

Ricevo dagli amici de Il furore dei libri e volentieri pubblico. La loro rivista è bellissima, sia nella forma che nel contenuto.

BANDO DI CONCORSO «Parole per strada 2011»

Articolo 1
“Parole per strada” è un concorso letterario internazionale ad invito per racconti brevi, aperto a tutti i generi e a tutte le forme della narrativa.

Articolo 2
Possono partecipare gli autori scelti dall’Associazione Furore dei Libri di Rovereto, proponente, e dalle entità culturali che collaborano all’organizzazione o esistenti sul territorio. Gli autori invitati possono a loro volta estendere l’invito alla partecipazione a colleghi dei quali garantiscano la professionalità.
Gli autori che intendono accettare l’invito e che non siano già soci de Il Furore dei Libri devono provvedere all’iscrizione all’Associazione compilando la domanda allegata e versando la quota. L’iscrizione dà diritto a ricevere la Rivista e tutte le pubblicazioni de Il Furore edite nel corso dell’anno e quattro copie dell’Antologia “Parole per strada. Il libro perduto”.

Articolo 3
È possibile partecipare con un racconto breve inedito della lunghezza massima di 1500 (millecinquecento) battute, spazi compresi.
Gli elaborati potranno essere redatti in qualsiasi lingua e/o dialetto nonché con qualsiasi carattere (caratteri non latini compresi), purché con traduzione a fronte in lingua italiana.

Articolo 4
Il tema previsto per l’edizione 2011 di “Parole per strada” è:
Il libro perduto

Articolo 5
Gli elaborati, in formato elettronico Word compatibile, dovranno tassativamente pervenire quali allegati e-mail entro il 20 Ottobre 2011 all’indirizzo segreteria@parolexstrada.net
Dovranno contenere:
Nome dell’autore o eventuale pseudonimo
Titolo del racconto e racconto con eventuale traduzione in lingua italiana
Breve bio-bibliografia dell’autore
Indirizzo postale dell’autore
Dichiarazione di inedicità
Liberatoria secondo la formula Creative Common Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia (CC BY-NC-ND 2.5) (vedi modulo da compilare).

Articolo 6
Una Giuria, in base ai seguenti criteri: impressione complessiva, attinenza al tema, originalità, facilità di lettura, valuterà in forma anonima e con decisione insindacabile, tutti i racconti pervenuti.
I 10 racconti che otterranno i migliori punteggi saranno stampati in serigrafia su pannelli di grandi dimensioni ed esposti in mostra in una piazza cittadina di Rovereto nel periodo dal 26 novembre 2011 al 6 gennaio 2012, nell’ambito della manifestazione “Il Natale dei Popoli”.
La mostra dei dieci racconti prescelti diventerà nel 2012 una mostra itinerante che interesserà vari centri del Trentino.

Articolo 7
I racconti degli autori invitati e le relative bio-bibliografie confluiranno in un’antologia dal titolo Parole per strada. Il libro perduto che sarà edita entro il 10 dicembre 2011 e distribuita alla popolazione di Rovereto in occasione del Mercatino di Natale, nonché inviata alle Biblioteche del Trentino, a varie biblioteche sparse sul territorio nazionale, alle entità e agli operatori culturali collaboranti, ad altre realtà culturali nazionali e agli organi di informazione locali.
A ogni autore partecipante saranno inoltre inviate quattro copie.
I racconti potranno essere pubblicati anche in altri media come riviste, siti web, poster, volantini, ecc.
Rimarranno esclusi dalla pubblicazione, a giudizio insindacabile dell’organizzazione, i racconti non corrispondenti a quanto richiesto negli articoli precedenti nonché le opere con contenuto ingiurioso o offensivo.

Articolo 8
Gli autori partecipanti accettano le norme del presente bando, autorizzando la pubblicazione in tutte le forme previste agli articoli 6 e 7 a titolo gratuito.

Articolo 9
In data da stabilire si terrà una serata di premiazione alla quale saranno invitati gli autori dei racconti selezionati per la mostra.

Articolo 10
L’organizzazione declina ogni responsabilità per eventuali plagi o dichiarazioni non conformi a verità.

martedì 13 settembre 2011

INTERVISTA A ELISABETTA BUCCIARELLI

Serravalle noir 2011. Il premio alla memoria di Lucia Prioreschi, giornalista del “Tirreno”, è stato assegnato alla scrittrice Elisabetta Bucciarelli.
Intervista a cura di Susanna Daniele.


Iniziamo parlando dei premi letterari. Cosa ha significato per te vincere il premio Scerbanenco al Festival di Courmayeur?

Quel premio per me è stato da sempre un punto d’arrivo (e di partenza) perché è intitolato a Giorgio Scerbanenco, scrittore che ha narrato la Milano degli anni 60 nel suo divenire. E proprio di quella Milano “com’era” ho sentito parlare in casa dai miei. Sono molto contenta di essere qui a Serravalle oggi perché il premio è intitolato a una giornalista che mi hanno detto fosse molto apprezzata per la sua professionalità ma soprattutto per la sua umanità. Credo che sia l’elemento più importante, quello che rimane nel tempo non sono soltanto le cose che facciamo ma soprattutto come le facciamo.

Parliamo del tuo romanzo “Corpi di scarto”, uscito nel 2011 per Verdenero, (Edizioni Ambiente). Fin dal titolo è presente il concetto del rifiuto, sia nell’accezione della non accettazione del diverso da noi che in quella del “troppo” che la società dei consumi produce e getta via. Sono temi forti, scomodi, urticanti. Perché questa scelta?

Lo scrittore racconta le storie, quindi i personaggi devono essere inventati ma il contesto deve far riflettere. Le storie devono avere un valore aggiunto, devono lasciare qualcosa. Gli scrittori, insieme ai lettori, devono capire qual è la direzione da prendere. L’inutile, il superficiale, è un di più che non ci possiamo più permettere. Se non vogliamo usare la parola “impegno”, dobbiamo però riprendere a parlare di etica. La letteratura in genere ha la funzione di far maturare l’identificazione nel lettore ma anche quella di approfondire dei temi, dei contenuti da offrire alla riflessione di chi legge. Nel mio libro mi sono documentata sul sistema di smaltimento dei rifiuti per cercare di riflettere e far riflettere sulle rovine reali e su quelle etiche, ma anche sulla speranza di riuscire ad instaurare rapporti autentici per poter ricostruire.

Il ragazzo Iac, protagonista del tuo romanzo, vive in una discarica insieme ad altri diversi che come lui si sentono rifiutati dalla società, dalla famiglia, dalla scuola. Perché hai scelto di raccontare la storia attraverso gli occhi di un adolescente?

Iac, come Lira Funesta, sono adolescenti inquieti e dolenti che si sentono ai margini di tutto. Hanno famiglie sfasciate alle spalle oppure inconsistenti, in ogni caso povere di rapporti umani che non siano basati sul denaro e la convenienza. I ragazzi decidono di vivere nella discarica in segno di reazione al rifiuto di cui si sentono oggetto. Abbandonano prima di essere abbandonati di nuovo. Proprio in quell’ambiente, che la Città non può capire, cercano di costruire rapporti autentici con gli altri abitanti della discarica: il cane Nero, Argo, il Vecchio e gli oggetti di scarto, che riutilizzano e a cui regalano nuove vite.

Anche il romanzo “Io ti perdono” affronta il tema della colpa e delle responsabilità, sia collettiva che individuale. Perché la scelta di un tema così difficile, apparentemente più adatto a un saggio filosofico e teologico che a un poliziesco?

Secondo me la tendenza della narrativa oggi, di genere o meno, deve andare nel senso di uno sguardo compassionevole sulle vittime, qualsiasi esse siano. Il quadro che tutti gli autori compongono in questi ultimi anni, va nel senso di capire chi subisce l’aggressione degli altri, della società. Sono contraria all’esaltazione dell’aggressore nella letteratura, il “rambismo” non deve più rappresentare il mondo attuale. L’autore deve interrogarsi sulle trasformazioni in atto, sia da un punto di vista individuale che collettivo. Quello che mi interessa è indagare il meccanismo della colpa e del perdono. Il segreto è il luogo dove la colpa alloggia. In Corpi di scarto la colpa e il dolo coincidono perché nel sistema dei rifiuti non ci sono soltanto le responsabilità penali delle ecomafie ma anche la colpa di ognuno che si sostanzia nella disattenzione, nell’indifferenza, nell’acquiescenza verso comportamenti illeciti che sono sotto gli occhi di tutti.
Per tanto tempo il meccanismo della colpa ha costituito un patto sociale che ha permesso di controllare il comportamento collettivo e individuale. della responsabilità di quello che accade, a tutti i livelli. La parte oscura dell’animo umano va tenuta sotto controllo per prendere le distanze da chi trasforma l’emotività in aggressione.

Un’ultima domanda: come costruisci le trame dei tuoi noir, in particolare quelli che vedono come protagonista l’ispettrice Vergani?

Nei romanzi che hanno Maria Dolores Vergani come protagonista posso utilizzare l’indagine come meccanismo letterario. E’ una libertà potente quella di attraversare il “genere” con un personaggio che mira a riflettere per risolvere e non a seguire le piste solo per raggiungere un colpevole. La mia protagonista indaga sempre su fatti che in qualche modo possono provocare un rispecchiamento. Ecco perché l’indagine intorno a lei diviene il controcanto di quella interiore. Ciò che la indigna maggiormente o suscita le rabbie più violente è la “materia irrisolta”. Il dolo e la colpa, la verità e la giustizia, la menzogna e il danno, l’amore tradito. Temi che fanno risuonare il quotidiano di molti di noi. In ogni libro divengono lo spunto per aprire una riflessione e per fare uno “scarto” in avanti. Le mie trame, come spesso la vita, forniscono più soluzioni perseguibili, ma non sempre regalano un happy end.


Grazie e alla prossima uscita

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