giovedì 26 gennaio 2012

Libera presente alla biblioteca San Giorgio di Pistoia


“Libera” nelle vetrine della biblioteca San Giorgio

Collateralmente al festival “Mafie e terrorismo” sono state allestite due mostre nelle due biblioteche cittadine. Alla San Giorgio le sette vetrine sono dedicate all’esposizione di foto di Federico Tovoli sui volontari toscani al lavoro nelle terre sottratte alla mafia, prodotti agricoli e gadget delle cooperative che fanno capo a LiberaTerra, cartelli con l’elenco delle vittime innocenti di mafia e cartelli con gli ambiti di impegno dell’associazione, pubblicazioni varie fra cui alcune del fondatore di Libera, Don Ciotti. Non sarà sfuggito ai telespettatori che in TV viene trasmesso uno spot per Libera con lo scrittore siciliano Andrea Camilleri.
Il giorno 27 dalle 9.30 alle 18,30 nell’ingresso della biblioteca San Giorgio i rappresentanti di Libera allestiranno un mercatino dei prodotti alimentari provenienti dalle varie cooperative agricole sparse nelle regioni del sud.

La mostra alla San Giorgio ci offre l’occasione per parlare di Libera e delle sue attività con la responsabile di Pistoia, Alessandra Pastore.

(Intervista a cura di Susanna Daniele)

Cos’è Libera?

“Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", questo il nome completo di un’associazione nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1600 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità, creare memoria e impegno, promuovere e difendere la democrazia contro tutte le mafie.

Cosa si propone Libera?

Contro il dilagare della criminalità organizzata, della corruzione ma anche contro il crescente senso d'illegalità, Libera fa emergere a livello nazionale potenti anticorpi che producono azioni concrete, progetti e iniziative che si diffondono lungo l'Italia attraverso i diversi coordinamenti. Abbiamo bisogno della partecipazione di tutte e tutti perché siamo convinti che la volontà, la determinazione e la forza per condurre e vincere questa battaglia ci siano e debbano manifestarsi con continuità, per dare coraggio a chi è più esposto, sostegno a chi si impegna, formazione e informazione a chi non sa. Libera collabora con le scuole primarie, secondarie e con i rettorati delle università con ricerche e analisi su aspetti specifici delle mafie, sulla loro percezione da parte degli studenti. Programma e gestisce corsi di formazione e aggiornamento per operatori , pubblici amministratori, formatori, cittadini. Libera è impegnata anche nello sport nel difendere e promuovere il rispetto delle regole, il rispetto dell'altro e si batte contro il ricorso alle sostanze dopanti e contro l'infiltrazione delle mafie nell'economia sportiva.
Un’intensa e impegnativa attività. Quanto numerosa è la presenza a Pistoia?
E’ vero, e proprio per questo abbiamo bisogno della partecipazione di tutte e tutti. Siamo convinti che la volontà, la determinazione e la forza per condurre e vincere questa battaglia ci siano e debbano manifestarsi con continuità, per dare coraggio a chi è più esposto, sostegno a chi si impegna, formazione e informazione a chi non sa. A Pistoia aderiscono a Libera 11 associazioni e una sessantina di persone a livello individuale, fra cui molti giovani.

Prossimi appuntamenti importanti?

Il 17 marzo ci troveremo a Genova per la giornata della memoria e dell’impegno nella lotta alla criminalità organizzata. Di solito per l’appuntamento annuale viene scelta una città del sud, quest’anno invece è Genova, in considerazione del fatto che la mafia da tempo si è infiltrata al nord.

Per coloro che si volessero mettere in contatto con la sezione di Pistoia di Libera, chi possono contattare?

Il Coordinamento Provinciale di Libera Pistoia ha sede c/o l’APS Oscar Romero a Pistoia in Via Santomato 8 E-mail: pistoia@libera.it , referente provinciale: Alessandra Pastore. Libera Pistoia è su FB. Sede nazionale: Via IV Novembre, 98 - 00187 Roma, www.libera.it

Grazie.

domenica 22 gennaio 2012

FUMETTO E MAFIA: IL COMMISSARIO SPADA E JOE PETROSINO



La mafia nel fumetto

Aggiunta al programma di Venerdi 27 gennaio.

Si segnala che, in coda all’intervento di Pier Luigi Gaspa sul personaggio del Commissario Spada, Stefano Fiori e lo stesso Gaspa introdurranno la figura di Joe Petrosino fra fumetto e realtà.

Il COMMISSARIO SPADA è un fumetto realizzato da Gianluigi Gonano (soggettista) e da Gianni De Luca (sceneggiatore/disegnatore) e pubblicato sul settimanale IL GIORNALINO dal 1970 al 1982. Insignito di premi importanti come lo YELLOW KID a Lucca Comics 1971, questo fumetto ha avuto il grande merito di riuscire a raccontare con rara efficacia e durezza l’attualità di quegli anni, giovandosi di uno stile assai vicino – almeno per quanto riguardava la costruzione e lo sviluppo delle storie – a quello di Giorgio Scerbanenco. Eugenio Spada, il commissario protagonista, è infatti un uomo tormentato, vedovo…con molti rimorsi, totalmente dedito al lavoro e che ha un rapporto assai conflittuale con il figlio. Il modo in cui egli si confronta con la realtà di quegli anni turbolenti e ricchi di problematiche appare ai lettori del tutto verosimile e stupisce che ad ospitare avventure di una tale crudezza e fin troppo realistiche sia stato proprio un periodico per ragazzi come IL GIORNALINO, pubblicato da una casa editrice cattolica.

JOE PETROSINO E IL PRIMO “POOL” ANTIMAFIA
La storia di Joe Petrosino e del primo pool antimafia sarà raccontata dalle 18,20 in poi venerdì 27 gennaio da Stefano Fiori e da Pier Luigi Gaspa, presso l’Auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio a Pistoia.
Emigrato con la famiglia a New York nel 1873 e sbarcato nella celeberrima Ellis Island, Giuseppe Michele “Joe” Petrosino trovò lavoro come dipendente del Dipartimento di polizia newyorkese prima come spazzino, quindi come informatore (su quanto avveniva di losco nella Little Italy) e infine come poliziotto. Suo estimatore e amico fu il futuro presidente degli Stati Uniti Theodore Roosvelt ma è grazie alla sua bravura che Petrosino in breve fu promosso sergente e quindi tenente. Per combattere l’attività malavitosa negli USA e in Italia dell’associazione di stampo mafioso denominata La Mano Nera (che taglieggiava soprattutto gli immigrati italiani), Petrosino creò l’Italian Squad, cinque superpoliziotti tutti di origini italiane che riuscirono a combattere efficacemente contro questa banda di delinquenti. Tuttavia, il 12 marzo 1909, Joe Petrosino al culmine della sua carriera e giunto in Sicilia per svolgere delle indagini delicate, fu assassinato da un killer nel centro di Palermo, alle 20,45.
Figura assai suggestiva, quasi leggendaria e poliziotto-uomo veramente senza macchia e senza paura, Joe Petrosino diventò un eroe della letteratura popolare, fu protagonista di fumetti e di una lunga serie di dispense con avventure da Feuilleton pubblicate dall’editore fiorentino Nerbini. Negli anni recenti è stato al centro di alcuni film e di sceneggiati televisivi interpretati da Adolfo Celi nel 1972 e, nel 2010, da Beppe Fiorello.

L'immagine della copertina del Giornalino è tratta da comicsmangagamestv.blogspot.com
Quella di Petrosino è tratta dal francobollo celbrativo per i 100 anni dalla morte

Link collegati a questo post:

http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2012/01/il-commissario-spada-al-festival-del-giallo.html

http://www.afnews.info/wordpress/2012/01/il-commissario-spada-e-joe-petrosino-in-mostra/

sabato 21 gennaio 2012

Il mio giudice di Maria Pia Daniele al Melos di Pistoia


Mafia a teatro

Il 27 gennaio, nell’ambito del Festival Mafie e terrorismo, sarà rappresentata al Melos di Pistoia la lettura drammatica tratta dal testo “Il mio giudice” di Maria Pia Daniele.
L’autrice rievoca la drammatica vicenda della giovane Rita Atria, raffigurata come una novella Antigone. Il testo è integrato con canzoni dal vivo di denuncia sulla mafia di Rosa Balestrieri.

Voce recitante: Caterina Morelli
Cantante: Daniela Dolce
Chitarrista: Quirino Trovato

Coordinatore: Paolo Nesi

Il lavoro teatrale di Maria Pia Daniele nasce per ricordare le figure di Rita Atria e del giudice Borsellino.

Rita Atria nasce da una famiglia mafiosa. A undici anni perde il padre Vito, mafioso della famiglia di Partanna, ucciso da Cosa Nostra. Sono gli anni dell'ascesa dei corleonesi , alla morte del padre, Rita si lega ancora di più al fratello Nicola ed alla cognata Piera Aiello. Da Nicola, anch'egli mafioso, Rita raccoglie le più intime confidenze sugli affari e sulle dinamiche mafiose a Partanna. Nel giugno 1991 Nicola Atria verrà ucciso dalla mafia. Sua moglie Piera Aiello decide dunque di collaborare con la giustizia.
Rita, a soli 17 anni, nel novembre 1991, decide di seguire le orme della cognata, cercando, nella magistratura, giustizia per quegli omicidi. Il primo a raccogliere le sue rivelazioni fu Paolo Borsellino al quale si legò come ad un padre. Le deposizioni di Rita e di Piera, unitamente ad altre deposizioni hanno permesso di arrestare diversi mafiosi e di avviare un'indagine sul politico Vincenzino Culicchia, per trent'anni sindaco di Partanna.
Una settimana dopo la strage di via d'Amelio, Rita Atria si uccise a Roma, dove viveva in segreto, lanciandosi dal settimo piano.
Rita Atria per molti rappresenta un'eroina, per la sua capacità di rinunciare a tutto, finanche agli affetti della madre (che la ripudiò e che dopo la sua morte distrusse la lapide a martellate), per inseguire un ideale di giustizia attraverso un percorso di crescita interiore che la porterà dal desiderio di vendetta al desiderio di una vera giustizia. Rita (così come Piera Aiello) non era una pentita di mafia: non aveva infatti mai commesso alcun reato di cui pentirsi. Correttamente ci si riferisce a lei come testimone di giustizia, figura questa che è stata legislativamente riconosciuta con la legge 45 del 13 febbraio 2001.

Maria Pia Daniele è autrice e regista, è diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e laureata in Lettere all’Università degli Studi di Napoli.
Scrive la Trilogia sulle donne del Sud e numerosi testi rappresentati da varie compagnie italiane e straniere, tra cui: “Il mio giudice” rappresenta l'Italia al Festival Internazionale di Drammaturgia Bonner (Bonn 1994), diretto dall’autrice alle Orestiadi di Gibellina (2002), adattato per la tv è realizzato da Rai International e dal Teatro Stabile di Parma (2000). E' in scena in russo con la compagnia del Teatro Stabile di Kaliningrad (Tilsit, 1995) e riadattato per la televisione in "La ragazza infame" realizzato da Rai International ed è riproposto da RadioTre per “Teatri sonori” (Radio Rai, 2002).
Diviene libretto d’opera per Requiem per Rita Atria al Teatro Regio di Torino (2008); Regime 416 bis vincitore il Premio Speciale Elsa Morante 2004; Portasudeuropa in scena a Parigi e in cartellone ETI a Roma al Teatro Valle (2003), è anche allestito dallo Stabile di Torino (2002); Cattive madri vince il premio RadioRAI Microfono di cristallo 2008; Faide vince il premio del XVI Festival del Teatro Italiano (1994).
In occasione del bicentenario della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, unica rappresentante italiana, partecipa alla stesura di un testo per l’Unione Europea (Madrid 2001). Dirige il video-documentario Forcella, presentato al festival Sulmona Cinema (2005).
Nel decennale delle stragi di Capaci e via D'Amelio e della morte di Rita Atria, debutta come monologo alla XXI edizione delle Orestiadi, diretto dall’autrice, produzione Deep, musiche di Nicola Sani (Baglio di Stefano, Gibellina 2002), è radiotramesso da “RadioTre Suite” (Radio Rai 2002), partecipa a varie rassegne tra cui Teatri della Legalità (S.M.Capua Vetere, Teatro Garibaldi 2008), Ville Vesuviane per le Celebrazioni Leopardiane (Torre del Greco, Villa Ranieri 2009).

Articolo pubblicato oggi, 21 gennaio, nell'inserto Cultura commestibile de Il corriere di Firenze

Oscure trame a Pistoia

di Massimiliano Mingioni

Nella geografia del giallo nazionale la Toscana occupa un posto di sicuro rilievo, sia come fucina di autori anche di vasto successo, sia come locus commissi delicti, talvolta iperbolico: la lunga saga del Mostro di Firenze, nel suo cortocircuito fra realtà e fiction, ha fatto epoca. Non è dunque inappropriato che ospiti un importante festival, la cui seconda edizione si terrà a Pistoia fra il 27 e il 29 gennaio prossimi, presso la Biblioteca San Giorgio e la Forteguerriana, oltre che nello spazio Mèlos: a organizzare provvede il Club Amici del giallo, animato da Giuseppe Previti.
Il giallo, quale che sia il giudizio sul livello discontinuo delle innumerevoli opere (e prima ancora su questa produzione alluvionale), è ormai stabilmente diventato un metagenere, con l’ambizione di raccontare in filigrana la realtà italiana, sempre complicata (“In Italia la via più breve fra due punti è un arabesco”, come annotava Flaiano), e ricca di vere o presunte trame, intrecci, misteri almeno quanto il paese lo è di nevrotici seguaci di qualsivoglia teoria del complotto. Centrata quindi la scelta di imperniare questa edizione del festival sul più tragico dei risvolti socio-politici della storia e del mystery nazionali: “Mafie e terrorismo: storia e storie di una lunga scia di sangue innocente”. Tema scabroso, che sarà affrontato appaiando cronaca e fiction, senza confinarsi alla letteratura ma rivolgendosi anche al cinema e al fumetto.
Fra gli ospiti nomi come Michele Giuttari e Graziano Braschi. Presente anche Cultura commestibile, con Giacomo Aloigi che, oltre presumibilmente a procurarsi qualche ulteriore cadavere con cui alimentare la sua fortunata serie di delitti insoluti, interverrà su “Mafie, terrorismi e trame nere nel cinema e nella fiction italiani”: campo più vasto di quanto non si pensi e non traspaia dal pugno di titoli, nobilissimi ma ormai canonici, proiettati durante il festival. Dietro il “cinema impegnato” istituzionale brulicava infatti, specie negli anni ’70, un magma di produzioni a basso costo certo più votate allo spettacolo che alla presa di posizione, ma talvolta capaci di andare a bersaglio con efficacia (ne “La Polizia accusa il servizio segreto uccide” del 1975 c’è già Gladio).
Appuntamento a Pistoia, dunque: maggiori informazioni su http://giallopistoia.blogspot.com/

lunedì 9 gennaio 2012

FESTIVAL DEL GIALLO 2012 - MAFIE E CRIMINALITA'

Comune di Pistoia, Biblioteca San Giorgio, Biblioteca Forteguerriana,
Club Amici del Giallo
presentano

FESTIVAL DEL GIALLO 2012

MAFIE E TERRORISMO
Storia e storie di una lunga scia di sangue innocente

Venerdì 27 gennaio 2012 Biblioteca San Giorgio - Auditorium Terzani

Ore 9,30
Benvenuto dell’Assessore alla Cultura del Comune di Pistoia, Mirco Vannucchi
Apertura del festival a cura di Giuseppe Previti, Presidente Club Amici del Giallo

Ore 10,00 - 11,30
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Alessandra Pastore, referente Libera Pistoia, e Gianni Solino di Libera Caserta
Da terre di camorra alle terre di don Peppe Diana: la sfida dell'antimafia sociale
Vito Bollettino presenta il libro di Gianni Solino:
La buona terra. Storie dalle terre di don Peppe Diana

Ore 11,30 - 13,00
Graziano Braschi
Docu-fiction-stragi nei romanzi di Loriano Macchiavelli, Simone Sarasso e altri
Riccardo Cardellicchio
Cantare di voci spezzate - Giornalisti vittime della mafia

Ore 15,00 -16,30
Patrick Fogli
Le stragi e la trattativa stato mafia. da Borsellino al fallito attentato all'Olimpico. la realtà storica e come un romanzo tenta di raccontarla.

Ore 16,30 – 17,30
Marco De Franchi
Fascino e dannazione delle indagini anti-terrorismo.
C'è materia per la narrativa?

Ore 17,30 – 18,30
Pier Luigi Gaspa
UN FASCIO DI BOMBE PER IL COMMISSARIO SPADA
il terrorismo raccontato a fumetti durante gli anni di piombo

Melos, Via dei Macelli 11
Ore 21,00
Il mio giudice (1993): tragedia di Maria Pia Daniele su Rita Atria e Paolo Borsellino, in cui la giovane è raffigurata come una novella Antigone
realizzazione a cura di Franco Checchi
del G.A.D. Città di Pistoia

Silvia Calzolari: Le fictions poliziesche da Montalbano a Distretto di Polizia
Conduce Giuseppe Previti


Sabato 28 gennaio – Biblioteca San Giorgio - Auditorium Terzani

Ore 10,00 - 11,00
Michele Giuttari
Le varie forme di mafia

Ore 11,00 - 13,00
Il "Giallo" dei sette attentati terroristici eversivi messi a punto da "cosa nostra" dal 14 Maggio 1993 al 14 Aprile 1994
Michele Giuttari
Giovanna Maggiani Chelli, Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Gianni Somigli presenta il suo libro “E’ già sera” (Romano editore)

Ore 15,00 - 16,00
Gianni Palagonia
"Vita di un poliziotto in prima linea"

Ore 16,00 -17,00
Jacqueline Monica Magi
La realtà supera la fantasia: Rocco Chinnici e la storia del pool antimafia

Ore 17,00 - 18,30
Giacomo Aloigi
Tentacoli di piombo: mafie, terrorismi e trame nere nel cinema e nella fiction italiana

Domenica 29 gennaio – Biblioteca Forteguerriana

Ore 10,00 - 11,00
Silvia Calzolari
La mafia in rosa: l’identità della donna d’onore e il suo ruolo nel crimine organizzato

Ore 11,00 – 12,30
Giampiero Ballotti
L’affaire Moro

Ore 14,30 - 15,30
Alberto Eva
Niente è più spaventoso di una ignoranza attiva. Affermazione di Johann Wolfgang Goethe, 1749/1832

Ore 15,30 - 17,00
Valerio Varesi
Infiltrazioni di mafia

Ore 17,00 - 18,00
Daniele Cambiaso ed Ettore Maggi
Il terrorismo in Italia

Conclusione del Festival
A cura di Gianfranco Micali

Eventi collaterali

Mediateca San Giorgio, ore 16,00
con Maurizio Tuci e Giuseppe Previti
2 gennaio: “In nome della legge” di Pietro Germi (1948)
9 gennaio: “Salvatore Giuliano” di Francesco Rosi (1962)
16 gennaio: “A ciascuno il suo” di Elio Petri (1967)
23 gennaio: “Il giorno della civetta” di Damiano Damiani (1968)
30 gennaio: “Il caso Moro” di Giuseppe Ferrara (1986)

Biblioteca San Giorgio
Mostra documentaria a cura del Centro di Documentazione di Pistoia e di Libera Pistoia.
Mafia e terrorismo: la memoria e l’impegno dell’antimafia sociale per un futuro di libertà

Mostra di fumetti sul tema a cura di Franco Bacci “BAC”
La mafia vista dagli umoristi

Biblioteca Forteguerriana
Mostra documentaria a cura del Centro di Documentazione di Pistoia
Mafia e Terrorismo: una fusione di poteri




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Vi aspettiamo in tanti

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