venerdì 2 marzo 2012

Intervento di Alberto Eva al Festival del giallo 2012

Intervento di Alberto Eva, domenica 29 gennaio 2012, ore 14,30 presso la Biblioteca Forteguerriana in Pistoia, nell’ambito del FESTIVAL DEL GIALLO 2012 dedicato al tema MAFIE E TERRORISMO
(prima parte)



NIENTE E’ PIU’ SPAVENTOSO DI UNA IGNORANZA ATTIVA
Titolo che ho indicato quando mi è stato chiesto un intervento “sul terrorismo”.
L’affermazione non è mia… magari, fossi così intelligente…! E’ un bel pensiero di Johann Wolfgang Goethe, 1749/1832.
(Nel testo che segue, alcune parti sono scritte con lettere maiuscole: avrebbero dovuto servirmi da pista, se avessi seguito il progetto iniziale di parlare a braccio, anziché leggere. Utili ancora, per porre in rilievo i punti fondamentali del mio pensiero).

Cosa è uno SPORTIVO? Col termine dovrebbe definirsi un soggetto che pratica uno sport. Purtroppo, in Italia abbondano i TIPI COL FISICO DEL GIOCATORE DI SCACCHI, ma in compenso gli italiani sono APPROSSIMATIVI, CIALTRONI E VANAGLORIOSI: qualificano pertanto sportivo, semplicemente un individuo CHE ASSISTE AD UNO SPETTACOLO DI SPORT.
E va bene… Solo, domando: quale dovrebbe essere, nella circostanza, L’ATTEGGIAMENTO CORRETTO DI UNO SPORTIVO, SIA PURE SUI GENERIS? Ritengo: simile a quello di UNA PERSONA CHE ASSISTA AD UNO SPETTACOLO CINEMATOGRAFICO O TEATRALE.
Questi si presenta CON ANIMO NEUTRO ALLA RAPPRESENTAZIONE. Lo sportivo dovrebbe seguire lo spettacolo per apprezzare LA BELLEZZA DELLO SPORT CUI E’ INTERESSATO, IL GESTO ATLETICO.
Nel momento in cui parteggia per uno dei gareggianti, diviene UN TIFOSO. Un esaltato che vuol “vincere” (che il suo favorito vinca) a tutti i costi, perfino incurante dei valori in campo; conosce SOLTANTO LE PROPRIE RAGIONI, DIVIENE UN SETTARIO.
Niente vale più di un esempio, anche se quello che illustro non è precisamente sportivo. E’ d’altronde chiaro, date le premesse, che sono qui a parlar d’altro: l’esempio mi serve, quindi, per avvicinarmi in modo congruo al fulcro del mio intervento.
Quando racconta la propria storia, il nostro Paese (ma è probabile che sia caratteristica di tutti, i Paesi) HA UN ATTEGGIAMENTO ANTISPORTIVO.
GUGLIELMO OBERDAN, irredentista triestino, si mise in testa di assassinare l’Imperatore Francesco Giuseppe. Lo raccontò a popoli e paesi, la polizia austro ungarica venne a saperlo, e lo arrestò. Condannato a morte per impiccagione. Abbiamo quindi un potenziale omicida che non è nemmeno riuscito a realizzare il suo progetto: un fallito. ABOMINEVOLE, E’ LA PENA DI MORTE IN SE’: NESSUNO TOCCHI CAINO! I termini per la condanna, tuttavia, c’erano. Martire, l’Italia gli ha dedicato innumerevoli strade e piazze. A Firenze, abbiamo UNO STRONZEO MEZZOBUSTO a decorare, appunto, una piazza.
GAETANO BRESCI pratese, emigrato a Saint Louis, in America, si arrabbiò come un pinguino quando seppe che il re Umberto I° aveva decorato il generale Bava Beccaris, cannoneggiatore di operai. Tornò in Italia intenzionato ad uccidere il Re Buono, e ci riuscì. Non si pretende che gli dessero la medaglia; la condanna all’ergastolo fu sacrosanta: NON FU MESSO A MORTE, IN OMAGGIO AL PRINCIPIO “NESSUNO TOCCHI CAINO”. Resta che, dopo sei mesi, Bresci fu suicidato. BELLA FORMA D’IPOCRISIA: si tira il sasso e si nasconde la mano.
Ora: trascuriamo pure che uno era un chiacchierone, e l’altro un tipo deciso. Però, se tutti devono tenere le mani in tasca, se uccidere chicchessia è proibito, la regola vale per Bresci quanto per Oberdan: si ottiene che in giro c’è qualche strada, o piazza, che andrebbe dedicata a soggetti diversi dal giovane irredentista anche un po’ coglione.
Ciliegina sulla torta: perché ad Oberdan il mezzobusto e chissà quanti altri monumenti, mentre agli anarchici di Massa Carrara è stato negato fino a pochi anni or sono – ORA L’HANNO OTTENUTO – il permesso di erigere un monumento a Bresci?
Al fondo: ognuno PIANGA I SUOI MORTI. CHI SOSTIENE IL CONTRARIO E’ UN TIFOSO.

Al contrario, io sono qui CON ANIMO SPORTIVO, DA SPETTATORE NEUTRALE.
Ne deriva che il MIO INTERVENTO NON CONTERRA’ GIUDIZI. La mia intenzione è di AFFIDARE AI NUDI FATTI la veridicità di quanto asserito dalla citazione goethiana. Prendere posizione andrebbe a costituire un giudizio di parte, inficiando conclusioni che vogliono essere neutre.
Mi piacerebbe che pure i presenti si ponessero all’ascolto con LO STESSO ATTEGGIAMENTO, ED E’ ANCHE QUESTA UNA RAGIONE CHE MI INDUCE AD ASTENERMI DA GIUDIZI: INFLUENZEREBBERO L’UDITORIO… Non conto molto di essere seguito sul terreno della sospensione del giudizio: per riuscire a porsi in rapporto con un sentimento del genere occorre essere allenati mentre, senza offesa e parlando in generale, gli uomini preferiscono ADAGIARSI SULLE PROPRIE CONVINZIONI, che non richiedono lo sforzo di penetrare le RAGIONI DEGLI ALTRI. Un DISTURBO che non si è preso per dirne una, chi ha deciso il sottotitolo del festival: “Storia e storie di una lunga scia di sangue innocente”, perentoria presa di posizione, DA TIFOSO. PER UNO SPORTIVO, IL SANGUE INNOCENTE NON ESISTE. SOLO IL SANGUE. Diciamo che ho provato, ad ottenere neutralità. Apprezzare almeno il tentativo.

Partiamo osservando, anche banalmente, che fin dalla PROTOSTORIA, la vita in comune ha reso necessario, per gli uomini, darsi UN SISTEMA DI REGOLE DI CONVIVENZA E DI GOVERNO. Questo, dapprima affidato al CAPOBRANCO, poi al CAPOTRIBU’. Successivamente, RE: lo erano quelli che hanno combattuto a Troia; poi REPUBBLICHE, come quella ateniese, IMPERI, LIBERI COMUNI come Firenze, ed ancora RE E IMPERATORI… Metodi di governo ai quali, da questo momento, alluderò usando il termine SISTEMA.
Fatale che ogni SISTEMA ABBIA I SUOI DETRATTORI, OPPOSITORI, IMPOSSIBILE ESSENDO L’UNANIMITA’.
LOGICA ELEMENTARE VUOLE CHE OGNI SISTEMA, PER IL FATTO STESSO DI ESISTERE, SI SENTE LEGITTIMATO ad esserlo e, SE ATTACCATO, SI DIFENDA; spesso per laide ragioni di “bottega”, per arroccamento al potere da parte di chi lo detiene. Il soggetto/il gruppo di potere si ammanta della considerazione che IL SUO “SISTEMA” E’ IL MIGLIORE POSSIBILE IN QUEL LUOGO E IN QUEL MOMENTO STORICO. Avviene tuttavia, e più spesso di quanto si creda, che i detentori del potere si ritengano IN BUONA FEDE, LA MIGLIOR GUIDA PER IL PAESE ALLA TESTA DEL QUALE SI RITROVANO.
Difficile, convincere del contrario GHEDDAFI, MUBARAK, BEN ALI’ E COMPAGNIA CANTANTE.
Quanto detto vale anche per sistemi ALLO STATO NASCENTE: DALLA RUSSIA del periodo immediatamente successivo alla RIVOLUZIONE D’OTTOBRE, ALL’EGITTO ATTUALE.
NESSUNO MOLLA L’OSSO SENZA DIFENDERSI. A memoria, l’unico che lo abbia fatto è stato
IL GENERALE MONCK, successore di Oliver Cromwell, che mise fine alla EFFIMERA REPUBBLICA INGLESE proclamata dopo LA DECAPITAZIONE DI CARLO I°, richiamando al trono CARLO II; peraltro, per la serie “peggio non è mai morto”.
GLI AVVERSARI TROVANO INVECE LEGITTIMAZIONE NELLE RAGIONI STESSE DEL LORO DISSENSO. Atteggiamento CAPZIOSO, in quanto di fatto AUTOREFERENZIALE; MA FINO AD UN CERTO PUNTO.
Chi di voi ha visto il film “LA RÉGLE DU JEU”, FRANCIA 1939, REGIA DI JEAN RENOIR?
Il personaggio di OCTAVE, INTERPRETATO DALLO STESSO REGISTA, dice una BATTUTA RIMASTA MEMORABILE:
“IL TRAGICO DELLA VITA E’ CHE TUTTI HANNO LE LORO RAGIONI”.
E’ anche in forza del fatto che tutti hanno le loro ragioni, CHE NON SONO IN GRADO DI ESPRIMERE GIUDIZI. Qui sta il motivo che mi ha spinto a sollecitare, pur disperando di suscitarlo, lo SPIRITO SPORTIVO DEI PRESENTI, in forza del quale vorranno almeno convenire, ed è opzione basica, da saldo stagionale, che valutare BUONE O PESSIME LE RAGIONI EVOCATE DA OCTAVE, E’ ATTEGGIAMENTO DA TIFOSO.
Non sfugga che fin qui ho parlato di SISTEMI POLITICI. Sia pure DI PASSAGGIO, preme osservare che il SISTEMA SI DIFENDE anche quando ad essere minacciati siano i POTERI SPIRITUALI.
SOPRAVVIVERE E’ NECESSITA’ INDISCUSSA, NELLA FATTISPECIE, in quanto OGNI RELIGIONE SI RITIENE DEPOSITARIA DELLA VERITA’, quindi non può permettersi di PERIRE: VERREBBE MENO, PER GLI UOMINI, LA VERITA’.
…e, infatti, ogni religione, se sottoposta ad attacco, si è DIFESA, perfino ricorrendo all’uso delle ARMI…
Irrilevante che si tratti di UNA VERITA’ RELATIVA, LEGATA A QUELLA FEDE. Lettura consigliata: “Il Grande Inquisitore”, da “I fratelli Karamazov”, di Fjodor Dostoevskij, parte seconda, Libro Quinto, Quinto Capitolo.
Viene semmai da osservare, SPORTIVAMENTE, che l’esistenza di TANTE VERITA’ soccorre quanto affermato da Octave: TUTTI HANNO LE LORO RAGIONI. Ne ricavo che il mio proposito di non EMETTERE GIUDIZI NON E’ STRAVAGANTE.
D’altronde, nemmeno NON CREDERE porta a salvamento: come ha osservato Gilbert Keith Chesterton, “da che la gente ha smesso di credere in Dio, non è che non creda più a nulla, ma al contrario crede a tutto”. Ed ha naturalmente LE PROPRIE RAGIONI per farlo.
Il “CREDERE A TUTTO” ci riporta automaticamente ai SISTEMI POLITICI.
Quando parlo di AVVERSARI, alludo ai CONTRARI AL SISTEMA IN ESSERE.
L’individuo che VUOL SOSTITUIRSI al capobranco, al capotribù, così come la moderna opposizione parlamentare, che aspetta la prossima tornata elettorale sperando di farsi maggioranza E DI GOVERNARE, NON M’INTERESSANO: SI MUOVONO ALL’INTERNO DEL SISTEMA.
Per limitarmi ad esempi relativamente vicini a noi, alludo agli avversari di:
- MONARCHIA ASSOLUTA,
monarchici costituzionali, repubblicani, democratici, dittatori di destra o sinistra in pectore; anarchici.
Di passaggio, osservo che le dittature di destra, in quanto conservatrici, somigliano molto alla monarchia assoluta.
- MONARCHIA COSTITUZIONALE,
fautori della monarchia assoluta, repubblicani, dittatori che il canto suso appella, anarchici.
CON QUALCHE FONDAMENTO, i repubblicani osservano CHE NIENTE GARANTISCE L’INTELLIGENZA DI UN RE. Per esempio:
= VITTORIO EMANUELE II è già da discutere: ha approfittato delle difficoltà dei colleghi
ed ha fatto il furbo. Lo dimostra che, primo re d’Italia, avrebbe dovuto chiamarsi Vittorio Emanuele I°: mantenendo il II° si è dichiarato più fedele alla casa Savoia che al regno di recente acquisizione, per conquista, secondo Gramsci. Riferisco una opinione, non esprimo giudizi.
= UMBERTO I° ERA IL RE BUONO CHE, SECONDO QUEL CHE SI E’ GIA’ RICORDATO A PROPOSITO DI GAETANO BRESCI CHE LO PUNI’, DECORO’ IL GENERALE BAVA BECCARIS, quale premio per L’ESEMPLARE CANNONEGGIAMENTO DEGLI OPERAI MILANESI CHE CHIEDEVANO IL PANE, non le trentacinque ore tanto amate da Bertinotti – MAGGIO 1898 -.
= VITTORIO EMANUELE III° HA FIRMATO: la dichiarazione di guerra, nel 1915, 670.000 MORTI, NON lo stato d’assedio nel 1922, che avrebbe fermato la marcia su Roma, SI’ le leggi razziali del ’38, SI’ UNA SECONDA GUERRA, PIU’ DI 400.000 MORTI.
Inoltre, ragionano i repubblicani, di un re non ci si LIBERA FACILMENTE.
Propongono quindi UN PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: per imbecille che sia, alla SCADENZA DEL MANDATO toglie il disturbo.
- DITTATURA DI DESTRA,
fautori di una dittatura di sinistra, democratici, anarchici.
-DITTATURA DI SINISTRA / DITTATURA DEL PROLETARIATO / REPUBBLICA POPOLARE TIPO LA DEUTSCHE DEMOKRATISCHE REPUBLIK
desiderosi di una dittatura di destra, democratici, anarchici.
- DEMOCRAZIA PARLAMENTARE
fautori di una dittatura a piacere, anarchici.
Nonostante che questo sia l’unico sistema che dà LIBERTA’ DI PAROLA, e favorisca, per ragioni pratiche di esercizio della democrazia, la formazione di RAGGRUPPAMENTI più o meno omogenei, che andranno poi alla ricerca DEL CONSENSO, esiste tuttavia una serie di obiezioni radicali anche a questo sistema, nominalmente IL PIU’ LIBERO ESCOGITATO: un uomo, un voto, ci si conta e si prendono decisioni in base alla maggioranza; visto che decisioni occorrerà pur PRENDERE.
Tali obiezioni si riassumono utilmente usando il “TEOREMA DI BARNUM”.
Al grande Barnum, fondatore dell’omonimo circo, un lord inglese domandò in qual modo avesse accumulato, partendo da zero, una cospicua fortuna.
« Glielo spiego subito. » rispose Barnum « Secondo lei, quante persone transitano, in una giornata, da Trafalgar Square? »
« Facciamo cinquemila. »
« Bene. Di queste, quante ritiene che siano intelligenti? »
« Cinquecento. »
« Ecco: io ho fatto fortuna con le altre 4500. »
L’OBIEZIONE DI FONDO al sistema democratico è che saranno sempre GLI IMBECILLI, I MEDIOCRI, I TIMOROSI DI OGNI CAMBIAMENTO, A PREVALERE.
NON INFONDATA. Chi ragiona in questi termini, dimentica tuttavia di precisare CHI DETERMINA quali sono i SOGGETTI INTELLIGENTI ai quali affidare IL GOVERNO DELLA COSA PUBBLICA.
IN MANCANZA, E’ PROBABILMENTE MEGLIO LASCIAR LE COSE COME STANNO.
IL MACHIAVELLO potrebbe consistere nella formazione di un partito di eterna minoranza, che intraprenda una LUNGA MARCIA volta alla lenta e meritoria opera di trasformare GLI IMBECILLI, tali NON PER RAGIONI CONGENITE, ma PER ESTRAZIONE SOCIALE, CONDIZIONI DI PARTENZA, in esseri PENSANTI. Nemmeno i più retrivi epigoni di LOMBROSO (ma esistono?), è pronto a scommettere che l’uomo non può cambiare, che viva racchiuso nella prigione della sua eterna imbecillità. Se fosse vero, abiteremmo ancora nelle caverne.
In fondo, vale quel che diceva DON MILANI ai ragazzi di Barbiana: “NON STUDIARE E’ DA BISCHERI. VOI SAPETE CENTO PAROLE; IL PADRONE MILLE. VI FREGHERA’ SEMPRE, SE NON IMPARATE QUELLO CHE SA LUI”.
SCOPO DELLA CONSERVAZIONE è, al contrario, quello di mantenere LO STATUS QUO D’IMBECILLITA’, e magari di aumentarne il tasso mediante l’USO DEI MASS MEDIA: GLI STUPIDI SI MANOVRANO MOLTO MEGLIO.
- ANARCHIA.
Tutti i non anarchici. Fondatamente, PUR SE MANCA LA CONTROPROVA CHE NON POSSA FUNZIONARE, in quanto L’ANARCHIA NON E’ MAI STATA SOTTOPOSTA AD ESPERIMENTO. LA COMUNE DI PARIGI durò dal 18 marzo al 28 maggio 1871: poco, per consentire di ESPRIMERE UNA VALUTAZIONE. Inoltre non fu nemmeno, propriamente, ANARCHICA. Lo prova che fu apprezzata da Lenin e Marx, il quale, pur ammettendo che il fine ultimo del socialismo scientifico era l’anarchia, considerava necessario il passaggio attraverso la fase da lui indicata, prima di giungere al paradiso in terra in cui gli uomini non ritengono che la loro libertà finisca dove comincia quella degli altri (dà il senso della limitazione), ma trovano nella libertà degli altri la naturale prosecuzione della propria (il senso è l’espansione). Quanto dire: anarchia hic et nunc, fuga in avanti.
I METODI DI LOTTA usati da siffatte opposizioni, dipendono essenzialmente dal NUMERO degli inclini ad ABBATTERE IL SISTEMA AL POTERE, e dalle circostanze.
Si conoscono GUERRE GUERREGGIATE…
I COLONI AMERICANI, sradicati dalle patrie di provenienza, NEL 1776 decisero di ribellarsi ALLA CORONA INGLESE, che si presentava solo per riscuotere LE TASSE, senza concedere loro alcuna possibilità di essere RAPPRESENTATI IN PARLAMENTO. Stesero una ESEMPLARE DICHIARAZIONE D’INDIPENDENZA, alla quale mise penna anche il solito italiano, qui FILIPPO MAZZEI DA POGGIO A CAIANO. Non è accertato, ma sembra che il riferimento contenuto nella carta, al DIRITTO DI OGNUNO ALLA RICERCA DELLA FELICITA’ sia prodotto del suo ingegno. Ottennero l’INDIPENDENZA affrontando l’esercito di Sua Maestà, e battendolo sul campo.
I Mille di Garibaldi LIBERARONO FRA VIRGOLETTE il Regno delle Due Sicilie, affrontando in battaglia le palle nemiche. E’ vero che al VOLTURNO i Mille erano 25.000… ma sbaragliarono un esercito di 45.000 militari addestrati.
In Spagna, nel 1936, Francisco Franco avviò la sua guerra contro una REPUBBLICA proclamata dopo un regolare REFERENDUM. Ai Mori che si era portato dall’Africa, si aggiunsero presto i MILITARI che non avevano digerito l’avvento della Repubblica, ed i grandi PROPRIETARI TERRIERI che, per la verità, non parteciparono alla lotta in prima persona: si limitarono a foraggiare i ribelli.
La SPAGNA è ottimo punto di partenza per ricordare che proprio in quella terra fu “inventata” la GUERRILLA, in italiano guerriglia: altro metodo di opposizione al sistema, posto in atto nel 1812, CONTRO NAPOLEONE, che aveva sì conquistato la Spagna, e posto sul trono il FRATELLO MAGGIORE GIUSEPPE, traslocato da Napoli, e lì sostituito dal cognato Gioacchino MURAT, marito di Carolina Bonaparte. Le truppe francesi non furono mai in grado di CONTROLLARE IL TERRITORIO; per la ragione decisiva che la GUERRIGLIA NON E’ BATTIBILE. E’ combattuta da cittadini che svolgono un’attività qualsiasi, dall’avvocato al bracciante, pronti ad ABBANDONARE IL LAVORO per qualche ora, COLPIRE e ritornare a guadagnarsi il pane. Difficili da individuare: la lotta può continuare per anni. Nessuno l’ha mai sconfitta: NEMMENO NAPOLEONE, anche perché TRE ANNI DOPO FU DEPORTATO A SANT’ELENA…
Un altro metodo per opporsi consiste nel generare una RIVOLUZIONE. L’esito è INCERTO. Nell’immediato perché “chi fa la rivoluzione è il 5% del popolo”: non molto, il rischio che il gruppo al potere possa indurre al silenzio l’esigua minoranza di “liberi e forti” (?) è grande. Sul lungo periodo, NON BASTA AVERLA FATTA, l’esito finale dipende DALLE CONDIZIONI PREGRESSE, E DALLA CAPACITA’ DEI RIVOLUZIONARI DI REALIZZARE UN PROGETTO.
Un particolare tipo di opposizione è poi quello definito di RESISTENZA, formato da GRUPPI D’INDIVIDUI di varia estrazione e provenienza, spesso ma non necessariamente COAGULATI intorno ad un’idea politica comune. I GRUPPI, spesso non molto coordinati fra loro, hanno IN COMUNE l’obiettivo di battere un SISTEMA DI POTERE BEN INDIVIDUATO.
Solitamente, si tratta di un’opposizione dal FIATO CORTO. Pochi essendo i PARTIGIANI OPERANTI SUL TERRITORIO, spesso costretti a vivere in zone impervie, relativamente facili da rastrellare, per un esercito addestrato, munito di armi meno precarie di quelle usate dai partigiani, oltretutto costretti a nutrirsi con quel che viene fornito dai contadini, o sequestrato loro. Sono, queste, condizioni che, A DIFFERENZA DELLA GUERRIGLIA, non possono durare indefinitamente. E’ pur vero che in alcune circostanze I GRUPPI SI FORMANO IN CITTA’, ma per non essere individuati occorre che queste siano grandi, condizione che rende più facile mimetizzarsi (l’attentato di via Rasella avvenne a Roma, non a Pistoia). Nei PAESONI, TUTTI CONOSCONO TUTTI. E sempre e in ogni caso, tali gruppi hanno il problema dell’approvvigionamento; anche di materiale bellico.
In FRANCIA, IN ITALIA, abbiamo conosciuto questo tipo d’opposizione: a due regimi FANTOCCIO, nati in seguito alla MORTE DELLO STATO, sul campo. Mi riferisco alla REPUBBLICA DI VICHY, E ALLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA, che resuscitò il VECCHIO programma del 1919 chiamato MANIFESTO DI PIAZZA SAN SEPOLCRO.
In Francia, I TERRIBILI MAQUISARD (e poi ci si lamenta dei nostri partigiani, “cattivi”!) furono un’autentica SPINA NEL FIANCO per collaborazionisti e tedeschi. CONSIGLIO LA VISIONE di “L’armée des ombres” – “L’armata degli eroi” – Francia 1969, regia di Jean Pierre Melville, e “The Train” – “Il treno” – Usa/Francia/Italia, 1964, regia di John Frankenheimer, PRIVI DI RETORICA, ed è particolarmente strano, per Frankenheimer.
In Italia, il movimento partigiano contrastò con successo i nazifascisti. FIRENZE FU LIBERATA DAL CLN. A nord, si ricordano LA REPUBBLICA DELLA VAL D’OSSOLA, I 40 GIORNI DELLA CITTA DI ALBA. Non solo: decisivo è che la RESISTENZA costrinse i nazifascisti a distogliere ingenti forze e mezzi, dal fronte schierato contro gli angloamericani. NON E’ UN GIUDIZIO, MA UN DATO DI FATTO.
FU MOVIMENTO con MOLTE LUCI E QUALCHE OMBRA. La natura DELLE OSCURITA’ mi riservo di CHIARIRE ESAMINANDO in appresso una opposizione AL SISTEMA, CHE CONSIDERO STRISCIANTE, IN QUANTO DI SOLITO non viene valutata come opposizione: e questo giustifica il modo in cui la definisco.
Nel 1943, caduto il fascismo, quelli che da sempre erano stati i suoi più AGGUERRITI OPPOSITORI, affilarono le armi, contando di giungere, a breve, ad una RESA DEI CONTI, dopo vent’anni di umiliazioni OGGETTIVAMENTE subite. NON E’ GIUDIZIO, MA UN FATTO. Alludo qui ad un gruppo politicamente BEN INDIVIDUATO: I COMUNISTI, naturali avversari dei fascisti. LO SQUADRISMO aveva ricevuto finanziamenti da gruppi di potere economico, principalmente in funzione ANTICOMUNISTA, ANTISOVVERSIVA, ANTIBOLSCEVICA.
Certo che si era manifestato anche contro appartenenti ad altri orientamenti politici!
DON MINZONI ERA UN PRETE, ed ebbero perfino il coraggio di affermare che era stato ucciso per una questione di donne!
MATTEOTTI, un socialista.
AMENDOLA, un liberale, morto per i postumi di una bastonatura.
GOBETTI, un altro liberale.
CARLO ROSSELLI – “un mezzo ebreo”! – un social-liberale… è basandosi sul suo pensiero che nel 1943 si andarono formando i gruppi partigiani di “Giustizia e Libertà”, ed il “Partito d’Azione”…
Solo che, COL DENTE AVVELENATO E POCO ACQUIESCENTI, C’ERANO DAVVERO E SOLO I COMUNISTI, IN CUOR LORO INTENZIONATI AD APPROFITTARE DELLA SITUAZIONE PER ROVESCIARE IL SISTEMA IN FAVORE DELLA LORO IDEOLOGIA. Per le altre formazioni partigiane, a qualunque partito si ispirassero, si trattava semplicemente di giungere al recupero della democrazia parlamentare.
Relativamente POCHI, I COMUNISTI; MA DETERMINATI. Calcolare che all’epoca, quale opposizione politica orientata a sinistra, per esempio i socialisti erano più numerosi di loro.
Furono APPUNTO I COMUNISTI, a costituire il nucleo più compatto e NUMERICAMENTE PIU’ RILEVANTE DELLA RESISTENZA, fra quelli che “salirono in montagna” DOPO L’8 SETTEMBRE 1943.
Il Governo del Sud, incassata l’informazione, decise che occorreva una sorta di UNION SACRÉE fra le varie anime DEI COMBATTENTI SUL CAMPO, per evitare conflitti interni, CHE PERALTRO CI FURONO: VEDI LA STRAGE DI PORZÛS.
Con riluttanza, in quanto si riteneva che avrebbe risposto picche, fu convocato in Italia PALMIRO TOGLIATTI, che rientrò all’inizio del 1944.
IL “COMPAGNO” ERCOLI non veniva dalla Cretinesia: abitava all’Hotel Lux di Mosca. Da Stalin, era informato che già a Teheran, in un incontro avvenuto fra il 28 novembre e il 1° dicembre 1943, fra lui e ROOSEVELT, con Churchill a reggere il moccolo, era avvenuta UNA SPARTIZIONE delle zone d’influenza USA E URSS. Verrà confermata a Yalta, nel 1945, con Roosevelt ormai quasi morente (scomparirà a maggio 1945, pochi giorni prima della resa incondizionata tedesca) ma era già stabilita da quasi due anni, contrariamente a quanto ha sostenuto, ieri, un uccellino. Togliatti sapeva, che l’Italia sarebbe finita nell’orbita USA; che tentare il ribaltone avrebbe generato un massacro, e passi (!), ma dal quale il suo partito sarebbe uscito sconfitto, vista la PRESENZA DEGLI ALLEATI SUL TERRITORIO: al momento e prevedibilmente anche in futuro (quando si parla della “sovranità limitata” dell’Ungheria 1956, mai scordarsi che gli americani si sarebbero comportati come i sovietici, ove i comunisti avessero tentato un colpo di mano. Si deve alla lungimiranza di Togliatti e dei suoi successori, se l’Italia non si è trovata nelle stesse condizioni dell’Ungheria, pur se un tentativo di sovversione avrebbe rivelato cosa nascondeva il volto della NATO. ALTRO ELEMENTO DI FATTO, NON GIUDIZIO).

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